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BOETTI ALIGHIERO: Opere in vendita

BOETTI ALIGHIERO: Stima e Valutazioni Opere

Alighiero Boetti, nato a Torino nel 1940 e scomparso a Roma nel 1994, è stato una figura di spicco nell'arte concettuale italiana, associato al movimento dell'Arte Povera. La sua carriera artistica è caratterizzata da una costante ricerca e sperimentazione, che lo ha portato a esplorare una vasta gamma di materiali e tecniche.

Nei primi anni '60, Boetti iniziò a lavorare con materiali industriali come gesso, masonite e plexiglas, creando opere che riflettevano la sua fascinazione per oggetti di uso quotidiano privati della loro funzione originaria. Opere come "Catasta", "Scala" e "Lampada annuale" esemplificano questo approccio, dove l'uso di materiali comuni e l'applicazione di gesti semplici come l'accumulare o il raddoppiare diventano fondamentali.

Il 1967 segna l'inizio della sua partecipazione al movimento dell'Arte Povera, con una personale alla Galleria Christian Stein di Torino e la partecipazione a numerose collettive. Durante questo periodo, Boetti sviluppa un interesse crescente per la scrittura e la bidimensionalità, distaccandosi progressivamente dalla scultura tradizionale. Opere come "Manifesto 1967" mostrano una visione panoramica della sua generazione artistica, evidenziando il desiderio di esplorare nuove modalità espressive.

Nel 1971, Boetti compie un viaggio in Afghanistan che influenzerà profondamente la sua produzione artistica. Affascinato dalla cultura orientale, inizia a collaborare con ricamatrici afghane per la realizzazione di opere tessili. Tra queste, le celebri "Mappe", planisferi in cui ogni nazione è rappresentata con la propria bandiera, diventano un registro dei mutamenti geopolitici mondiali. Queste opere non solo riflettono l'interesse di Boetti per la geografia e la politica, ma anche la sua volontà di delegare parte del processo creativo, enfatizzando il concetto di collaborazione e l'interazione tra ordine e disordine.

Un altro aspetto distintivo del lavoro di Boetti è l'uso della scrittura e del linguaggio. Opere come le serie di biro, dove superfici interamente ricoperte da tratteggi con penne a sfera blu, nere, rosse o verdi mettono in scena il linguaggio in modo visivo, esplorano la relazione tra segno e significato. Allo stesso modo, i suoi ricami di lettere, sia piccoli che grandi e multicolori, giocano con la percezione e l'interpretazione del testo, invitando lo spettatore a una lettura attiva e partecipativa.

Negli anni '70, Boetti sviluppa anche i "Lavori postali", opere basate sulla permutazione matematica dei francobolli e sull'imprevedibilità del viaggio postale. Questi lavori sottolineano l'interesse dell'artista per il caso e la necessità, temi ricorrenti nella sua produzione. Inoltre, realizza composizioni su carta quadrettata basate su ritmi musicali o matematici, e successivamente disegni leggeri in cui scorrono schiere di animali, memori della decorazione etrusca e pompeiana.

Wikipedia

La Galleria Orler, riconosciuta per la sua dedizione all'arte contemporanea, ha il privilegio di custodire alcune opere di Alighiero Boetti in maniera riservata. Questa scelta riflette l'importanza attribuita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico dell'artista, offrendo agli appassionati e ai collezionisti l'opportunità di avvicinarsi a lavori meno noti ma altrettanto significativi.

Le opere di Boetti sono state esposte in numerose mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, dove ha avuto una sala personale nel 1990 e un omaggio postumo nel 2001. Tra le retrospettive più importanti si annovera "Game Plan", ospitata in prestigiose sedi come il MoMA di New York, la Tate di Londra e il Reina Sofia di Madrid. Le sue opere sono presenti in collezioni museali di rilievo, tra cui il Centre Pompidou di Parigi e il MOCA di Los Angeles, testimoniando l'influenza duratura del suo lavoro nel panorama artistico contemporaneo.

Per motivi legati alla riservatezza e al desiderio di mantenere inedite le immagini, non possiamo pubblicare le opere di Alighiero Boetti online. Tuttavia, abbiamo disponibili alcune sue opere:

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Lo stile artistico di Alighiero Boetti

Lo stile artistico di Alighiero Boetti si distingue per una profonda riflessione sul concetto di dualità e sulla relazione tra ordine e caos. Uno degli elementi centrali del suo lavoro è l'uso del linguaggio come materia prima. Le sue opere spesso incorporano testi, alfabeti e giochi di parole, invitando lo spettatore a una partecipazione attiva nell'interpretazione. Questo approccio sottolinea la natura ambigua e multiforme del significato, sfidando le convenzioni della comunicazione tradizionale.

Un esempio emblematico è la serie di opere realizzate con penne a sfera, dove l'uso meticoloso della biro crea superfici vibranti, dense di segni che trasformano la scrittura in pura immagine. Questi lavori, spesso monocromatici in blu, nero, rosso o verde, evidenziano il valore del tempo e della ripetizione, elementi chiave nella pratica di Boetti.
Un altro aspetto distintivo del suo linguaggio visivo è la delega del processo creativo. Le celebri "Mappe", ad esempio, sono realizzate da ricamatrici afghane, in un perfetto equilibrio tra il controllo dell'artista e la partecipazione di altre mani. Qui, Boetti non si limita a creare l’opera, ma ne stabilisce le regole e lascia che il tempo e il contesto influenzino il risultato finale. Questo metodo riflette il suo interesse per il caso e la necessità, principi che definiscono molte delle sue opere.

Nei "Tutto", Boetti raccoglie immagini eterogenee, icone della cultura popolare, oggetti e sagome che si sovrappongono in un mosaico apparentemente caotico, ma in realtà regolato da una logica sottile. Questa tecnica si ricollega al suo approccio filosofico alla realtà: un universo in cui ogni elemento ha il suo posto, ma la sua organizzazione non è mai del tutto prevedibile.

Anche le opere postali rientrano nella sua ricerca artistica: Boetti gioca con le permutazioni dei francobolli, creando strutture geometriche che sfruttano il sistema postale come un meccanismo creativo autonomo. In questi lavori emerge il suo desiderio di esplorare le regole che governano la società e i sistemi di comunicazione, ribaltandoli con una visione poetica e concettuale.

Un altro tratto distintivo è il suo approccio alla scrittura. Le opere con lettere e parole ricamate rivelano il suo amore per l'enigmistica e per i codici visivi, stimolando lo spettatore a decifrare significati nascosti. Spesso i messaggi appaiono come rebus o frasi apparentemente casuali, che in realtà celano profonde riflessioni sul tempo, sulla conoscenza e sulla natura umana.

L’eredità artistica di Alighiero Boetti è ancora oggi estremamente influente. Le sue opere, esposte nei più importanti musei del mondo, continuano a stimolare il dibattito artistico e culturale. La Galleria Orler offre un punto di riferimento fondamentale per scoprire e approfondire il percorso di questo grande artista, custodendo alcune delle sue opere in modo riservato e mettendo a disposizione dei collezionisti e degli appassionati un accesso privilegiato al suo universo creativo.

Emanuela Orler

Contatti

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